Grotta del Peretto - Circeo - Storia e Leggenda

Storia e Leggenda del Circeo
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Grotta del Peretto

In località Peretto, nel mezzo della boscaglia, rimangono i resti in opera incerta, opus incertum, di una villa romana di epoca repubblicana di cui rimane una cisterna, o conserva d'acqua, la cosiddetta Grotta del Peretto.


La probabile datazione del sito è successiva alle Guerre Sociali, 91-88 a.Cr, quando il vincitore di quest'ultime, Lucio Cornelia Silla, distribui le terre e fra queste il Circeo, ai veterani del suo partito, circa 80 a.Cr.


La Grotta del Peretto è stata frequentata fino a quasi i nostri giorni, quando nel XIX nella zona furono effettuate le divisioni catastali per renderne possibile l'uso agricolo.

La cisterna era in origine a due vani paralleli di cui oggi quello più a valle è crollato. Il vano ancora parzialmente intatto è lungo circa 16 metri, con volta reale del diametro di metri 1,83. E' anche presente un foro rotondo nella volta,  il pozzetto d'immissione [2].

All'interno della cirsterna superstite, attualmente (2017) sono presenti alcuni graffiti (vedere foto in basso), alcuni moderni e altri indubbiamente più antichi, che richiederebbero una più attenta ispezione e studio.


Alcuni pilastri di rinforzo di metri 0,78 X 0,15, somiglianti a piccoli altari, suggeriscono che anticamente la struttura fu consacrata al culto di Mitra. Un Mitreum era infatti una stanza rettangolare con soffitto a cupola, spesso ricavato da una cisterna, o all'interno di una grotta. Nel III secolo a Roma, c'erano circa 800 templi di Mitra. Le pareti e il soffitto del tempio sono stati spesso dipinti. Sul soffitto era dipinto in genere un cielo stellato con la riproduzione dello zodiaco e dei pianeti.


Una leggenda. Il ricercatore Evelino Leonardi, a partire dal 1937, localizzò nella zona del Peretto i cosiddetti Petrefatti del Circeo. Questi petrefatti, secondo le sue ricerche, abbondano nella zona del Circeo, forse perché essi risalgono al primo cataclisma, che mise in fuga gli animali da altre terre facendoli riunire sull’ultimo tratto ancora emerso, il Circeo, il quale ha in un certo momento rappresentato la mèta di una fuga tremenda da altre terre sconvolte e scomparse. La grande tragedia ebbe qui l’epilogo, dopo battaglie immani per la fame e per la sete. Finalmente, il granito gettò sui feroci combattenti la sua pesante coltre funebre.


>approfondimento: Culto di Mithra al Circeo?

Breve video introduttivo
di Stefano Del Monte

Galleria immagini

1. Video: Stefano Del Monte. Fotografie: Roberto Ceruleo, Carlo Gallone.
2. Rilievo topografico del sito: Giuseppe Lugli

27 ottobre 2017 | agg.2
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