La Pagina di Pietro - Circeo - Storia e Leggenda

Storia e Leggenda del Circeo
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La Pagina di Pietro

Pietro Racconta...

Le storie di vita vissuta raccontate dagli anziani, mi hanno sempre incuriosito e affascinato, sin da quando ero piccolo, ascoltavo vicende per me incredibili, quasi irreali. Ancora oggi ho interesse per queste vicende delle quali riesco a cogliere l’aspetto storico – sociale e il valore antropologico. Roberta Mazzoni in Scrivere ritiene che il bisogno di ascoltare storie "sia scolpito nella natura umana quanto quello di mangiare amare sognare" e, secondo Edward Morgan Forster, già l’uomo di Neanderthal ascoltava storie, a giudicare dalla forma del suo cranio. L’uditorio primitivo era un uditorio di teste arruffate raccolto a bocca aperta intorno ad un falò da campo, sfinito dalla lotta contro i mammuth o i rinoceronti lanosi e tenuto sveglio dalla suspance. E poi cosa sarebbe successo?
Pietro Capponi
La Bottega

"Per apprezzare i contemporanei non bisogna essere contemporanei"

Dopo la pubblicazione del racconto "Il palazzo del Marinaio" ovvero la storia di Giacchino Sferra(narratami da Nemesio Buttati suo nipote)  ,l' amico  Pino Vitale mi inviò questa foto che ritrae la famiglia Sferra nel loro negozio in piazza ALEARDI ( IL MARINAIO ora) Da sinistra RICCARDO SFERRA(1911 ) quartogenito con sua moglie ELISA MATTACCHIONI (1913) .Terzo sempre da sinistra GIOACCHINO SFERRA (1870) capostipite,  e a seguire DIVINA PALOMBI,cugina di Luisa Palombi moglie di Gioacchino .AL centro in piedi sulla porta la bellissima PENELOPE SFERRA( 1916) ultima figlia che sposerà Enrico Capponi sindaco del Circeo dal. 1954 al 1956  .   A seguire LUISA PALOMBI ( 1881 )moglie di Gioacchino , quindi  FRANCESCO SFERRA terzogenito e sua moglie ADELE CAPPONI entrambi del 1908 . Infine LUCIA SFERRA 1901 primogenita con in braccio sua figlia la piccola  "MEMMA" (la pittrice  BUTTARI DEL CIRCEO) ,unica in vita del gruppo nonché sorella di Nemesio ( la mia  preziosa fonte di informazione da poco scomparso). Proprio l età della piccola permette di datare la foto al 1931. Quindi questa foto ha 88 anni. Nella foto manca ANNA SFERRA  (1903) secondogenita ,l(a nostra mitica Annetta), madre del prof. Tommaso  Lanzuisi autore del libro sul Circeo ,del geometra Enzo Lanzuisi collaboratore del suddetto libro,madre di Elvira titolare di uno storico negozio di alimentari e di conseguenza  nonna dei cugini Fausto Lanzuisi insegnante di religione e del dottor Enrico Morlani( per capirci). RIFLESSIONI Gioacchino Sferra era nato  da pochi mesi ,quando  il 20 settembre del 1870 le truppe italiane occuparono Roma nella famosa Breccia di Porta Pia facendola diventare la capitale d'Italia, e quando morì  Giuseppe Garibaldi aveva 12 anni. Questi nostri conpaesani furono testimoni di eventi  storici come la prima e la seconda guerra mondiale e ancora di più, infatti Adele Capponi fino a circa 6 anni fa era ancora tra noi raggiungendo la veneranda eta' di 105 anni. Sono molti i discendenti della famiglia SFERRA al Circeo che portano vari cognomi tra cui Lanzuisi ,Capponi,Buttari, Ceruleo e tantissimi altri. Divina Palombi è la nonna dei Mignardi e quindi bisnonna dei Valesi Brothers. Questi nostri compaesani hanno lavorato duramente e con i loro sacrifici hanno innalzato il livello di benessere  sia dei loro discendenti che di noi tutti. Abbiamo nei loro confronti un debito enorme di gratitudine e per questo dobbiamo tenere nella nostra mente la loro memoria. Gioacchino Sferra di ITRI si trasferì al Circeo per amore di Luisa Palombi . Entrambi riposano nella stessa cappella, uno a fianco all'altra nel nostro cimitero come tutti gli altri del resto. Sulla loro lapide è scritto: CONIUGI ESEMPLARI,MODELLI DI FEDE ARDENTE,  DI CRISTIANA CARITÀ E DI LAVORO INSTANCABILE.

20 marzo 2019
Il ragazzo e la Madonnella (un racconto inquietante)

narrato da Paolino Capponi

La MadonnellaQuando eravamo bambini nostro padre ci narrava una storia che si era svolta proprio quando lui  era bambino. Come mio padre  tanti altri genitori  la narravano ai propri figli e ai propri nipoti fino agli anni 60. Si racconta che una volta all'inizio del 1900 dei bambini stavano  giocando a MUCCHIETTO proprio  vicino la chiesetta della Madonnella,in  piazzale San Francesco. Il  gioco (simile a quello delle tre carte )  consisteva nel mettere una moneta in un mucchietto di  farina o di terra  o di qualcos'altro  e i giocatori dovevano indovinare dove fosse la  moneta. Un ragazzo ,(fratello di un certo non  identificato Titta ) dopo aver perso  più di qualche volta si  adirò e  se la prese con la Madonnella e imprecando scaglio'  un  sasso verso la  chiesetta .Il racconto narra che in  seguito a quel gesto il  braccio  del ragazzo rimase paralizzato e dopo qualche  giorno il ragazzo morì Questa storia inquietante tramandata da tutta la popolazione negli anni  ha tenuto i bambini del paese lontano dalla chiesetta nonostante il suo  straordinario fascino e la sua ricchezza artistica. Ci sono paesani che  non l' hanno mai visitata e se non fosse per la cura della anziana  Eva  Calisi ,la Chiesetta cadrebbe in uno stato  di assoluto abbandono. L'"unico rito che si celebra nella piccola chiesetta è il rosario con le  sue preghiere che EVA CALISI  con sua inseparabile amica Vera Maiolati  recitano nel mese mariano  di maggio.

20 marzo 2019
Racconti precedenti:
Il Ragazzo e la Madonnella

Quando eravamo bambini nostro padre ci narrava una storia che si era svolta
proprio quando lui  era bambino. Come mio padre  tanti altri genitori la narravano ai propri figli e ai propri nipoti fino agli anni 60. [leggi]


20 marzo 2019 | Aggiornamento n.1.01
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