Criteri e finalità costruttive dell'Acropoli dei Circei - Circeo - Storia e Leggenda

Storia e Leggenda del Circeo
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Criteri e finalità costruttive dell'Acropoli dei Circei

Dall'analisi dell'aspetto, in cui versa oggi la cinta muraria dell'acropoli rimasta in piedi qui al Circeo, si nota che è collocata su un pianoro del promontorio ed è costruita in modo che un lato sia protetto da un dirupo tanto da dividerla naturalmente dallo stesso Centro Storico del Paese di S.Felice.

In generale tutte le acropoli similari esistenti nella Provincia di Latina hanno la caratteristica di essere costituite da almeno due cerchia murarie, di cui:

a. la più estesa, di raggio maggiore, costituita da blocchi enormi non rifiniti, ma appena sbozzati;
b. la meno estesa, di raggio minore ed interna alla precedente, è costituita da blocchi più lavorati e meglio concatenati. Inoltre si ha la dislocazione di massi, resi lisci, all'esterno mentre altri grossolani - similari a quelli utilizzati alla cerchia più grande - costituiscono l'interno della parete di cinta.


In particolare, qui al Circeo sono stati individuati i resti di una terza cerchia di mura ancora più estese e posizionate intorno al promontorio. Ne rimane una lieve traccia sulla collina denominata "Monticchio" e parte, ormai quasi completamente andata distrutta, è ricompresa tra la località "la Valle" e "Fontana Copella".

Nei capitoli precedenti abbiamo ampiamente trattato e posto le premesse per l'analisi dell'acropoli realizzata con la cerchia più piccola ed abbiamo tralasciato di descrivere la più estesa che si intravede più a valle inglobata nelle fondamenta dell'attuale "centro storico del Circeo".

Parlando, al momento, delle due cerchia principali abbiamo che la tecnica edificatoria delle stesse indurrebbe di pensare a due opere eseguite in diversi periodi e senza funzioni di interdipendenza. Molti studiosi hanno elaborato questa teoria, ma riteniamo che non sia perseguibile in quanto:

c. la cinta più estesa si ritiene avesse la funzione di prima opera di difesa del centro abitato ricompreso nell'area esistente tra le prime e seconde mura. Difesa attuata in primis per contrastare eventuali predatori quali i lupi (visto che potrebbero essere state edificate nel 1.200 - 1.300 a.c.) e/o per scoraggiare piccole bande di uomini riuniti in clan, ma più regrediti;
d. la cinta meno estesa pare dovesse raccogliere la popolazione più nobile, di rappresentare un luogo adibito a culti religiosi e allo stesso tempo divenire, in caso di necessità, centro difensivo estremo della popolazione.


Le mura grossolane di seconda cerchia esistenti intorno all'acropoli dei Circei sono site oltrechè più a basso, lungo una linea strategica di difesa che assommata alle sue notevoli dimensioni la rendevano sicuramente quasi inespugnabili. Per rendercene conto basta recarsi in località "Ciacuea" dove tali mura sono ancora ben visibili e raggiungono un altezza media che supera i 6 metri. La loro costruzione, che sembrerebbe meno curata, ad oggi, sorregge egregiamente edifici alti dai 12 ai 15 mt. costruitivi sopra nei secoli successivi.

Al momento pare che l'acropoli del Circeo sia l'unica ad avere una particolarità diversa dalle altre di Norma, Alatri, etc.. L'antica Circei sita in località "Le Crocette" non è attorniata dalle mura di seconda linea, infatti, sembrerebbe posizionata all'esterno. Si stanno controllando e censendo altre strutture ciclopiche a cui sin ora è stata data poca importanza, ma pare che la cennata terza cerchia (di molto più estesa) racchiudesse sia l'acropoli, sia la seconda cerchia, nonché altre strutture che si trovavano sulla cresta del promontorio e/o dislocate sino all'attuale confine con Sabaudia in località "Torre Paola".

Nel caso si avvalorasse questa teoria si potrebbe ritrovare un'assonanza con quanto si narra nell'Odissea, cioè "le ampie strade che portavano al palazzo di Circe" potrebbero essere queste estese mura che avrebbero avuto anche la funzione di camminamenti convergenti sull'acropoli

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