Il secondo triumvirato e il trionfo di Ottaviano - Circeo - Storia e Leggenda

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Il secondo triumvirato e il trionfo di Ottaviano

Dopo la morte di Cesare, gli aristocratici credettero di poter riprendere in mano il potere, ma s’ingannarono. Il popolo in tumulto costrinse i congiurati a fuggire e applaudì i seguaci del dittatore ucciso, che si unirono in un nuovo patto a tre, il 2° triumvirato, per mantenere il comando: Antonio, amico fidato e collaboratore di Cesare; Lepido, capo della cavalleria; Ottaviano un giovane diciannovenne, figlio adottivo e pronipote di Cesare.


I triumviri mandarono i loro eserciti contro i congiurati e nuovamente la guerra civile divampò, vendette e persecuzioni si scatenarono; periva fra gli altri anche Cicerone, l'illustre oratore e scrittore, fatto uccidere da Antonio, di cui era nemico personale ed avversario politico. Bruto e Cassio furono raggiunti dai soldati di Antonio in Macedonia, e sconfitti nella battaglia di Filippi (42 a.Cr.) dove trovarono la morte.

Ottenuta la vittoria, i triumviri si divisero il potere. Ma ben presto sorsero fra di loro dei contrasti che, ritiratosi Lepido, culminarono in una guerra fra Ottaviano e Antonio, guerra che terminò con la battaglia navale di Azio (31 a.Cr.), presso la costa greca, nella quale le forze di Ottaviano vinsero Antonio e la regina d'Egitto, Cleopatra, sua alleata. In conseguenza di tale vittoria, anche l’Egitto diventò una provincia romana.

Il trionfo di Ottaviano e la battaglia di Azio segnarono per Roma la fine delle lotte civili. Divenuto capo dello Stato con i più ampi poteri, Ottaviano riprese il programma politico di Cesare e avviò una vasta opera di pacificazione e di riordinamento del mondo romano, opera della quale sarebbe nato lo Stato imperiale.
1° dicembre 2016 | agg.0 (in lavorazione)

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