343 a.Cr. Inizio delle guerre sannitiche - Circeo - Storia e Leggenda

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343 a.Cr. Inizio delle guerre sannitiche

A sud del Lazio, nella fertile Campania, vivevano le civili popolazioni di Capua, Cuma, Napoli, con i quali i Romani strinsero assai presto amicizia e rapporti commerciali. Ma nella metà del IV secolo a.Cr. la regione si trovo' minacciata dalle frequenti scorrerie dei Sanniti, i combattivi abitanti dell'Appennino abruzzese; Capua, in particolare, si rivolse a Roma chiedendo aiuti.

Roma intervenne ed ebbe così' origine una guerra, che fu lunga e difficile. Dopo qualche successo iniziale i Romani, attirati in un imboscata, nelle strette gole di Caudio (Forche Caudine fra Capua e Benevento), subirono una grave sconfitta e furono sottoposti all'umiliazione di passare sotto un giogo di lance conficcate in terra (321 a.Cr.).

L
a fase culminante della guerra si combatté nel 295 a.Cr. Quell'anno, presso Sentino (oggi Sassoferrato, non lontano da Fabriano nelle Marche), i Romani riuscirono a vincere i Sanniti, coalizzati con gruppi di Galli, Etruschi, Umbri e Sabini. La pace fu firmata nel 290 a.Cr.; ancora una volta i Romani dettero prova di intelligenza nel trattare i vinti. Infatti, evitando di infierire con la forza, li collegarono a sé con un trattato di alleanza.

Dopo i Sanniti e i Campani, Roma strinse un patto anche con gli Apuli, popoli vivevano a est del Sannio fino all'Adriatico. Si era all'inizio del III secolo avanti Cristo: due terzi dell'Italia peninsulare erano organizzati e controllati da Roma.

Alcuni dati sono particolarmente significativi per illustrare la politica di Roma nei confronti delle popolazioni assoggettate. Il diritto di cittadinanza, con diritti politici che vi erano connessi, all'inizio della Repubblica apparteneva a 35.000 persone. Duecento anni dopo, nel III secolo a.Cr., tale diritto si era allargato a 50.000 persone in Roma-città, e a oltre 300.000 persone nei territori alleati. Più tardi ancora, nel I secolo, tale numero oltrepasso' il milione.

Altro particolare significativo: mentre nel V secolo i magistrati al governo erano esclusivamente di stirpe romana, nel III secolo invece vi erano magistrati provenienti da stirpi diverse, romani, etruschi, volsci, campani.

agg.1 04.09.2005
agg.2 17.03.2012

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