Olevola e Leonardo da Vinci - Circeo - Storia e Leggenda

Storia e Leggenda del Circeo
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Olevola e Leonardo da Vinci

Anno 1514,: Leonardo Da Vinci è a Roma sotto la protezione del cardinale Giuliano de' Medici, dove si dedica a studi scientifici e collabora alla bonifica delle Paludi Pontine ordinate da Leone X (1513-1521).

Leonardo concepì una mappa delle dimensioni di 272 x 400 mm (conservata a Windsor), delle zone sulle quali intervenire con l'opera di bonifica. L'intervento ebbe come risultato lo scavo del canale Portatore, che prese anche il nome di canale Giuliano o Badino.

Nell'antichità, come si evince dalla romana Tabula Peutingeriana, l'unico fiume che riversava le acque delle paludi dell'Agro Pontino, nel tratto di costa fra Terracina e il Circeo, era il fiume che dai documenti medievali si chiamava Ligula (Codex Diplomaticus Cayetanus, a.1134). Esso raccoglieva le acque dell'Ufente e dell'Amaseno e di altri corsi d'acqua e dopo aver percorso tutta la costa raggiungeva il mare presso il Circeo nella località "Ad Turres" in località Rio Torto.

Col tempo la foce del Ligula si è spostata diverse volte a seguito degli impaludamenti (Pantano Marino), il fiume dovette aprirsi la strada più a sud presso la "vedetta" di quel luogo, di cui si parla in un documento del 1469, che poi diventerà Torre Olevola nel 1701.

Nella mappa geografica disegnata da Leonardo da Vinci, circa nel 1515, è possibile vedere sia l'antica vedetta che il corso del fiume Ligula che ha cambiato nome in Livoli. Con il passare dei secoli il nome del fiume cambierà ancora il Leula, Leola, Euola, Levola ed infine Olevola.

Le acque palustri furono fatte confluire da Leone X nel canale Portatore o di Badino, e il fiume Livula perse quindi lo sbocco principale verso il mare. Più tardi Sisto V riaprì l'antica foce di Olevola che col tempo, ancora una volta interratasi, si divide in due corsi d'acqua: il fiume delle Volte, da Sisto a Badino, e il piccolo canale di Olevola, utilizzato per uso agricolo.

L'antica vedetta di Olevola poco prima di essere demolita per lasciar posto all'attuale Torre Olevola

(da Miselli)


agg.1 17.07.2004

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