I Frangipane
Nel gennaio del 1145 il Pontefice Lucio II assegnò la custodia del Circeo ai fratelli Oddone e Cencio Frangipane ovvero i più potenti sostenitori del papa durante le lotte tra Guelfi contro Ghibellini.
Sotto la protezione dei Frangipane fu consacrato Papa, a Ninfa, Alessandro III (1159-1181), il quale, due anni dopo, incalzato da oppositori politici, s'imbarca per cercare aiuto e protezione in Francia. Da Terracina trova quattro galee del re di Sicilia, ma un'improvvisa tempesta lo costringe a riprendere terra salvandosi a stento. Qualche tempo dopo, riparate le navi, riprende mare dalla foce del fiume Olevola presso il monte Circeo e dopo un mese circa di navigazione approdò a Genova (1162).
Curiosamente, nel 1167, le cronache del tempo, vedono lo stesso papa in abito da pellegrino presso il Capo Circeo dividere un rapido pasto di fortuna con i suoi compagni di viaggio vicino una fonte che secondo il Capponi si troverebbe dove ora sorge Sabaudia, nel braccio dell'Annunziata del Lago di Paola (In tertia die visus est prandere com sociis ad radicem Montis Circhegi, ad fontem qui ex tunc papalis est appellatus), molto probabilmente, Alessandro III, era diretto nel sicuro rifugio della Rocca Circea incalzato dalle truppe di Federico Barbarossa.
Nel 1185 i Frangipane ricevettero un giuramento di fedeltà da parte dei Terracinesi i quali s'impegnarono alla difesa la Rocca Circea: "In nominae Domini amen. Noi tutti Terracinesi giuriamo a voi di conservare e difendere Terracina con le sue fortificazioni, cioe' la Rocca Circea, fin dal momento in cui e' pervenuta nelle vostre mani, e Pisco Montano contro tutti, salva la fedelta' verso il nostro Signore il Papa... (Gregorovius)". Nello stesso anno Oddone e Roberto Frangipane affidarono in feudo la Rocca Circea a Rolando de Guidonis.
Nel 1203, i Terracinesi, esasperati dalle angherie e dai soprusi dei Frangipane, si ribellarono ed occuparono la Rocca Traversa e la Rocca Circea. Innocenzo III ordinò quindi ai Terracinesi l'immediata restituzione della Rocca al Cardinale Girolamo da Ceccano: "E vi ordino categoricamente di riconsegnarla... Altrimenti noi fin da questo momento vi faremo guerra e allora sperimenterete che cosa possa la nostra destra".
In un secondo ammonimento il papa ordinò più energicamente di consegnare la Rocca Circea a Pietro Annibaldi, suo nipote, e questa volta i Terracinesi dovettero ubbidire. Ma quattro anni dopo la Rocca venne a loro riaffidata, anche se per conto dei Frangipane, con un nuovo solenne giuramento.
Nel 1233, apprendiamo dalla bolla di Gregorio IX (1227-1241), che la Rocca Circea giaceva allo stato di rudere e nel 1239, sempre lo stesso papa, ordino' alla comunita' di Terracina di fortificare la rocca a spese della Camera Apostolica e di custodirla in nome della Chiesa. Verso il 1240, come noto, il Circeo venne ceduto ai Templari.
agg.1 08.12.2002
1° agosto 2013 | agg.2