Le Cave del Circeo - Circeo - Storia e Leggenda

Storia e Leggenda del Circeo
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Le Cave del Circeo

L'Alabastro del Circeo

Il Monte Circeo è stato sempre una ricca fonte per l'estrazione delle pietre e soprattutto dell'alabastro. Un minerale prodotto dal lento deposito di carbonato di calcio. Sembra certo che gli etruschi abbiano sfruttato la Cava di Alabastro del Quarto Caldo. La particolarità di questo tipo di materiale dalla grana fine e di una una delicata colorazione bianco-gialla, unica nel suo genere, è stata riscontrata nella realizzazione di oggetti finemente lavorati rinvenuti nelle tombe etrusce (Fonteanive). L'alabastro del Circeo sarebbe stato molto utilizzato prima dell'introduzione del marmo lunense nell'Etruria meridionale.
La bellezza degli Alabastri-Onici, debbono avere sicuramente attratto l'attenzione anche degli antichi Romani dal momento che di tale materiale se ne osservano tracce nei più celebri monumenti dell'Urbe e del Lazio.
Successivamente si ebbe una lunga stasi, fino alla fine del 1500, dell'estrazione e dell'uso di questo materiale dato che poche tracce si hanno all'infuori di qualche accenno in rarissimi libri. Per l'utilizzazione di questo materiale vi fu una ripresa tra il principio del XVI Secolo e la fine del XVIII, come lo attestano le varie applicazioni in alcuni templi religiosi come le Basiliche di San Pietro, San Paolo, Santa Maria Maggiore e altre chiese minori a Roma.
L'importanza del giacimento e dei massi che venivano estratti dalla montagna era tale da consentire di poter fornire materiale per qualsiasi lavoro edilizio, arredamento e di soprammobili, compresi grandi basamenti, pilastri, colonne etc.

24 aprile 2019 | agg.1

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