Fine dell'Impero d'Occidente - Circeo - Storia e Leggenda

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Fine dell'Impero d'Occidente

La presenza dei Germani alle frontiere del Reno  e del Danubio non suscitò mai serie preoccupazioni nell'Impero finchè Roma visse nell'ordine e nella prosperità. Ma fra il IV e il V secolo, con la decadenza interna dello Stato e della società Romana, i barbari incominciarono a penetrare nel territorio dell'Impero. Dapprima come soldati mercenari, sempre più numerosi perchè il territorio romano si andava spopolando, in seguito alla fuga dei contadini; poi come confederati, cioè accolti come alleati nelle regioni di confine. Infine, come invasori. Non trovando forte resistenza da parte romana, i Germani penetrarono nelle diverse regioni dell'Impero, dove si stanziarono, diventandone i padroni.


Le invasioni si manifestarono specialmente dopo l'imperatore Teodosio (395) che, morendo, divise l'Impero fra i due figli, Arcadio in Oriente, Onorio in Occidente. Mentre l'Oriente riusci a proteggersi efficacemente, l'Occidente fu travolto. La stessa Roma fu saccheggiata, nel 410 dai Visigoti di Alarico, nel 455 dai Vandali di Genserico, con una tale devastazione che, ancora oggi, chiamiamo vandalismo una destruzione selvaggia e sensa senso.


Nel 476, infine, Odoacre, un re germanico, alla testa di truppe mercenarie, si impadronì di Ravenna, dove si erano rifuggiati gli ultimi imperatori, ed assunse il governo dell'Italia. Con questa data, il 476 dopo Cristo, si è soliti indicare la fine dell'Impero Romano d'Occidentee l'inizio di un diverso periodo storico: il Medioevo.

1° marzo 2017 | agg.1
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