Federico I D'Aragona assalta il Castello di San Felice - Circeo - Storia e Leggenda

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Federico I D'Aragona assalta il Castello di San Felice

Federico d'Aragona, anche conosciuto come Federico I re di Napoli (Napoli, 19 aprile 1452 – Tours, 9 novembre 1504), fu un sovrano italiano Re di Napoli dal 1496 al 1501. Era il figlio di Ferdinando I e di Isabella di Taranto; fratello di Alfonso II e zio di Ferdinando II, successe al nipote Ferdinando II, morto precocemente senza eredi nel 1496, all'età di 28 anni.

Verso la fine del 1400 il Re Luigi XII, avanzò pretese al trono di Napoli. Nelle sue aspirazioni trovò l'appoggio di Ferdinando II d'Aragona, cugino di Federico, noto con il nome di Ferdinando il Cattolico. In effetti con un trattato segreto stipulato a Granada l'11 novembre 1500, i due sovrani concordarono la spartizione del regno, rendendo pubblico il loro accordo l'anno successivo: Campania ed Abruzzi, Napoli compresa, erano destinati a Luigi; Apulia e Calabria a Ferdinando. Federico, nulla sapendo del trattato di Granada, aprì le fortezze calabresi agli spagnoli affinché lo soccorressero; conosciuto il tradimento del congiunto prese accordi con i Francesi, per cui cedette il regno a Luigi XII di Francia ottenendo in compenso la contea del Maine, da tramandare ai propri eredi, con una pensione vitalizia.

Il 31 luglio 1501, a Napoli, davanti alla porta dell'arsenale, Federico I ringrazia i suoi fedeli e li scioglie dall'obbligo del giuramento. Il 1º agosto s'imbarca, al molo grande, per Ischia che raggiunge attorno al 4. Triste il soggiorno nell'isola durante il quale matura il proposito di Federico di consegnarsi definitivamente al re di Francia. Accompagnato da Vito Pisanelli, Antonio Grisone, Giovanni Battista Spinelli e Sannazaro lascia allora, il 2 ottobre - ma non mancano fonti che anticipano la partenza al 6 settembre -, Ischia con una piccola flotta di 8 galee e 2 navi (altri parlano, invece, di 7 galee e 2 fuste) che, toccata Genova, giunge, attorno al 10, a Marsiglia. Lungo il percorso verso l'esilio, costeggiando la costa tirrenica, sbarcò nel promontorio e assaltò (alcuni dicono rase al suolo) il Castello di San Felice e i poderi circostanti.

"Nell'anno 1501 dell'Incarnazione del Verbo, Federico D'Aragagona, discacciato dal Regno di Napoli, approdò in questa spiaggia con una squadra di galere, che lo portavano in Francia; ed inteso che fusse quella spiaggia dei Caetani, che nella passata guerra se li era nostra nemica, soprese, saccheggiò, et abbrugiò la terra, che di ciò niente si guardava; per il che gli abitatori passarono ad abitare in Sermoneta ed altro, essendo state disfatte le case, e guasti li poderi! [1].

Non è chiaro, tuttavia, se Federico abbia assaltato l'abitato per desiderio di rivalsa contro i Caitani o contro Borgia proprietari del Feudo, i ogni modo i profughi sanfeliciani furono ospitati nel rione Terranova di Sermoneta.

"Finalmente nel tempo del detto Pontefice Alessandro VI si aggiunse (anzi si finì di ripopolare) la parte detta La Terranuova", et in Quella si accolsero li abitanti di San Felice" [2].

1. Domus Caietana, 1911.

2. Domus Caietana, 1911.


Fonti e Bibl.: Enciclopedia Treccani; G.Capponi, Il Promontorio Circeo, 1856; T.Lazuisi, Il Circeo nella Leggenda e nella Storia, 1992.

14 luglio 2018 | agg.1

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